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Essere gentili è un modo vivace di personalizzare le nostre vite e quelle degli altri in maniera densa di significato. La gentilezza ci permette di comunicare meglio, di essere più empatici e di essere una forza positiva presente nella vita altrui. Ha la sua fonte nel profondo dell’essere e, anche se in alcune persone si tratta di una caratteristica innata, è comunque possibile coltivarla se lo si vuole. Se vuoi sapere come fare, comincia a leggere dal primo passaggio.

Metodo 1
Metodo 1 di 3:

Sviluppare una Prospettiva di Gentilezza

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  1. Di base, la gentilezza è prendersi cura del prossimo, volendo il meglio per lui e ricordandosi che tutti hanno sogni, aspirazioni, bisogni e paure, proprio come te. La gentilezza è calda, resistente, paziente, fiduciosa, leale e grata.[1] Piero Ferrucci vede la gentilezza come un modo per “fare meno fatica”, dal momento che ci rende liberi da atteggiamenti e sentimenti negativi, come il risentimento, la gelosia, il sospetto e la manipolazione.[2] In sintesi, essere gentili significa prendersi cura di ogni essere vivente.
    • Sperimenta la gentilezza e la generosità verso gli altri. Non avere questa pratica, essere timidi o non sapere come raggiungere gli altri sono limiti che possono essere superati agendo, tentando continuamente, finché essere gentili e darsi agli altri non diventerà un impulso naturale.
    • Non chiedere nulla in cambio. La gentilezza più grande non si aspetta nulla in cambio, arriva senza limiti e non mette alcuna condizione su ciò che viene fatto o detto.
  2. Fai attenzione alla falsa gentilezza; non riguarda comportamenti di "cortesia interessata, generosità calcolata o etichetta formale".[3] Essere generoso con gli altri solo per manipolarli e ottenere quello che vuoi nella vita o per controllarli, non è affatto gentilezza. Non lo è neanche fingere di prendersi cura di qualcuno solo per reprimere rabbia e frustrazione.
    • Come ultima cosa, non lo è neanche compiacere gli altri; è semplicemente un comportamento adottato per non agitare le acque, perché hai paura di cosa potrebbe succedere se ti imponessi.
  3. Molto spesso si fa l’errore di voler essere gentili verso gli altri senza esserlo prima con se stessi. Talvolta, ciò accade perché non ti piacciono alcuni aspetti di te ma molto spesso ciò deriva dalla scarsa conoscenza di te stesso. E sfortunatamente, quando dentro di te non percepisci la giusta solidità, la tua gentilezza verso gli altri rischia di essere falsa, come descritto prima oppure può portarti all’esaurimento nervoso e a un senso di disillusione, poiché hai messo chiunque prima di te.
    • La conoscenza di se stessi permette di capire cosa procura dolore e conflitto e di dominare le contraddizioni e le debolezze. Ti permette anche di lavorare sulle parti di te che non ti rendono felice. Di conseguenza, ti aiuterà a evitare di proiettare i tuoi aspetti negativi sulle altre persone e quindi ti stimolerà a trattare le altre persone con amore e gentilezza.[4]
    • Prenditi del tempo per diventare più auto consapevole e usa ciò che apprendi per essere più gentile sia verso te stesso (ricordandoti che tutti noi abbiamo debolezze) sia verso gli altri. In questo modo, le tue angosce più profonde verranno tenute sotto controllo, anziché essere libere di alimentare il tuo progetto di ricerca di dolore e di sofferenza.
    • Non devi pensare che il tempo che ti prendi per aumentare l'auto consapevolezza verso i tuoi bisogni e i tuoi limiti sia un atto di egoismo; lungi da tutto questo, si tratta di una pre-condizione vitale per poter comunicare con il prossimo con grande forza e consapevolezza.
    • Domandati che cosa significhi per te essere più gentile verso te stesso. Per molte persone, vuol dire avere il controllo delle vibrazioni negative che le deprimono e fermare i pensieri negativi.
  4. Pensa alle persone veramente gentili che conosci e a come ti fanno sentire. Ogni volta che pensi a loro, senti qualcosa di caldo che ti avvolge il cuore? Ciò forse accade perché la gentilezza persiste, rincuorandoti anche quando devi affrontare le sfide più dure. Quando gli altri trovano il modo di amarti per ciò che sei, è impossibile dimenticare questo senso di fiducia e questa conferma di valore e la loro gentilezza vivrà per sempre.
    • Ricordati sempre in che modo l’altrui gentilezza rende la tua giornata radiosa. Che cos’è che ti fa sentire speciale e amato? Ci sono cose che loro fanno e che tu puoi restituire in maniera voluta e consapevole?
  5. Una migliore salute psichica e uno stato di felicità derivano dal pensare positivamente e la gentilezza è uno stato mentale positivo. Poiché significa dare ed essere aperti agli altri, offrire gentilezza restituisce un senso di benessere e di consapevolezza che migliora il nostro stato mentale e la nostra salute.
    • Sebbene semplice, la profonda capacità dell’essere gentili è in sé una ricompensa forte e consistente, che stimola grandemente l’autostima.[5]
  6. Leo Babauta dice che la gentilezza è un’abitudine, di quelle che chiunque può coltivare. Egli suggerisce di porre l’attenzione sulla gentilezza in tutti giorni del mese. Alla fine di ciò, ti renderai conto di profonde modifiche nella tua vita, sarai più soddisfatto di te stesso come persona e ti accorgerai che le persone reagiranno con te diversamente, trattandoti meglio del solito. Come egli dice, nel lungo termine, essere gentili significa praticare il karma.[6] Alcuni suggerimenti per aiutarti a coltivare la gentilezza includono:
    • Fai una cosa gentile per qualcuno ogni giorno. All’inizio della giornata, scegli consapevolmente quale deve essere la cosa gentile e concediti il tempo necessario per realizzarla.
    • Sii gentile, amichevole ed empatico quando interagisci con qualcuno e anche di più, laddove quella persona, normalmente, ti fa arrabbiare, stressare o annoiare. Usa la gentilezza come tuo punto di forza.
    • Rafforza i tuoi piccoli atti di gentilezza e falli diventare gesti di compassione. Fare del volontariato per le persone bisognose e promuovere iniziative che servano ad alleviare le sofferenze sono grandissimi atti di compassione.[7]
    • Medita su come diffondere la gentilezza. Leggi “Praticare la meditazione di gentilezza amorevole” (Metta) per maggiori informazioni.
  7. Espandi il cerchio della gentilezza; può essere abbastanza facile essere gentili se stiamo inconsciamente facendo ciò che Stephanie Dowrick definisce "gentilezza accondiscendente".[8] Il termine si riferisce alla gentilezza data a quelle persone che noi percepiamo come realmente bisognose (il malato, il povero, il vulnerabile e tutti coloro che rientrano nei nostri ideali). Essere gentili con persone a noi vicine, per legami affettivi (i familiari o gli amici) o in altri modi (connazionali, persone del nostro stesso colore, genere, ecc.), è ben più facile che esserlo verso coloro che il filosofo Hegel chiamava “gli altri”. Può essere più difficile essere gentili con le persone che consideriamo come nostri eguali, ma ne vale la pena.
    • La difficoltà nel ridurre ciò ai casi "convenienti" dipende dal fatto che noi sbagliamo nel riconoscere di avere il bisogno di essere gentili verso chiunque, senza badare a chi essi siano, al loro livello di ricchezza o di fortuna, ai loro valori e ai loro credo, ai loro comportamenti ed attitudini, al posto dove sono nati, al fatto di riuscire loro graditi, ecc.
    • Scegliendo di essere gentili solo verso coloro che noi riteniamo meritevoli, stiamo solo dando libero sfogo ai nostri pregiudizi, praticando una gentilezza condizionata. La vera gentilezza comprende tutti gli esseri viventi e mentre le sfide che dovrai affrontare quando tenterai di applicare questa nozione ti metteranno alla prova, non smetterai mai di apprendere come rendere sempre più profonda la tua capacità di essere autenticamente gentile.
    • Se stai evitando di essere gentile verso qualcuno poiché ritieni che essi possano farcela senza il tuo supporto o la tua comprensione, allora stai praticando una gentilezza selettiva.
  8. Invece di sprecare il tuo tempo a criticare il prossimo, cerca di essere sempre positivo e compassionevole. Se tendi a pensare male degli altri, che siano persone false o che non avranno mai bisogno di aiuto, allora non imparerai mai che cos'è la vera bontà. Smetti di giudicare gli altri e comincia a pensare che non potrai mai comprendere la loro storia se non ti metterai nei loro panni. Concentrati sul voler aiutare il prossimo invece di pensare che tutti dovrebbero essere migliori di come sono in realtà.
    • Se sei uno che giudica spesso, fa pettegolezzi o parla male delle altre persone, non riuscirai mai a raggiungere l'obiettivo di essere una persona gentile.
    • Essere gentile significa dare sempre il beneficio del dubbio, invece di aspettarsi che le altre persone siano perfette.
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Metodo 2
Metodo 2 di 3:

Sviluppare le Qualità di una Persona Gentile

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  1. Attribuito a Platone, questo detto riconosce che ognuno subisce sfide o altro nella propria vita e che talvolta è troppo facile per noi perdere la visione di ciò quando siamo invischiati nei nostri problemi o distratti dalla rabbia che tali problemi ci causano. Prima di commettere un’azione che possa avere conseguenze negative su un’altra persona, poniti una semplice domanda: "È un’azione gentile?". Se non riesci a dare risposta positiva, consideralo un avvertimento per cambiare la tua azione e i tuoi approcci immediatamente. .
    • Anche quando ti senti nel peggiore dei modi, ricordati che anche le altre persone provano un senso di incertezza, dolore, difficoltà, tristezza, delusione e sconfitta. In nessun modo ciò può sminuire i tuoi sentimenti ma ti permette, invece, di renderti conto che le persone spesso reagiscono a partire dal loro dolore e dalla loro sofferenza anziché dal proprio io e la gentilezza è la chiave per buttarsi alle spalle i sentimenti di rabbia e per connettersi con l’autentico intimo di una persona.
  2. Se tendi al perfezionismo, sei competitivo o tendi a fare le cose con ansia, essere gentile con te stesso può risultarti difficile, a causa dei ritmi veloci e della tua ambizione o perché hai paura di apparire egoista e pigro.[9] Ricordati di rallentare un po’ e impara a perdonarti quando le cose non vanno come avresti voluto.
    • Impara dai tuoi errori invece di rimproverarti o compararti con gli altri.[10] Essere compassionevole con te stesso è la chiave per esserlo anche con gli altri.
  3. Il più grande dono della gentilezza verso un’altra persona consiste nell’essere presente in certi momenti, nel saper ascoltare con attenzione e nell’essere davvero attento alle esigenze altrui. Organizza bene le tue giornate, affinché non ti sia detto che scappi sempre via. Essere presenti significa innanzitutto essere disponibili e, per esserlo, non puoi sempre essere impegnato a correre dietro a persone o ad attività da fare.
    • Usa altri modi per comunicare con gli altri. Sistemi di comunicazione impersonali e veloci, come gli sms e le email, hanno il loro ruolo nella vita ma non sono gli unici modi per comunicare. Trova il tempo per parlare con le persone faccia a faccia o tramite una telefonata. Invia una lettera anziché un’email e sorprendi qualcuno con la gentilezza di aver trovato il tempo per mettere una penna su un foglio di carta.
  4. Anche l’atto di ascoltare è più facile a dirsi che a farsi nel nostro mondo ultraveloce, dove correre e essere perennemente impegnati sono considerati virtù e dove isolare qualcuno perché si è troppo impegnati o correre in fretta da qualche parte è la norma. Fare dell’essere impegnati un’abitudine non giustifica in nessun caso l’essere scortesi. Quando parli con qualcuno, impara ad ascoltare con tutto te stesso e a mantenere l’attenzione finché il tuo interlocutore ha finito di rivelarti i suoi pensieri e il suo racconto.
    • Ascoltare veramente qualcuno, mantenendo il contatto visivo, evitando le distrazioni e donandogli il tuo tempo, è uno degli atti più sinceri di gentilezza che tu possa fare. Prenditi il tempo per capire cosa effettivamente ha detto il tuo interlocutore e non dare risposte pre-confezionate o non interrompere. Fai capire che sei veramente interessato a ciò che dice e che lo stai ascoltando seriamente.
    • Essere un buon ascoltatore non significa essere un grande risolutore di problemi. A volte, la cosa migliore che puoi fare è solo essere lì e ascoltare, pur riconoscendo di non sapere ciò che la persona dovrebbe fare.
  5. Felicità, gioia e gratitudine sono alla base della gentilezza e ti consentono di vedere ciò che c’è di buono negli altri e nel mondo, dandoti la possibilità di sopportare le sfide, le angosce e le cattiverie di cui puoi essere testimone, ripristinando continuamente il tuo senso di fiducia nell’umanità. Mantenere l’ottimismo ti garantisce che i gesti di gentilezza siano offerti con gioia sincera e allegria, anziché con riluttanza o al di fuori di un senso di responsabilità o di servizio. Mantenere il senso dell’umorismo, invece, ti eviterà di prenderti troppo sul serio e ti insegnerà ad accettare con speranza i momenti difficili e contradditori della vita.
    • Non è sempre facile rimanere ottimista, soprattutto se hai avuto una giornata difficile. Tuttavia, con un po’ di pratica, chiunque può coltivare l’ottimismo, concentrandosi sulle cose positive piuttosto che su quelle negative, pensando ai momenti felici del futuro e vivendo una vita che sia piena di gioia e non di tristezza. E, comunque, cercare sempre il lato positivo nelle cose, non ti costa nulla.
    • Essere ottimista e rimanere positivo non solo ti renderà più facile compiere atti di gentilezza, ma porterà anche gioia alle persone che hai intorno. Se passerai quasi tutto il tuo tempo a lamentarti, sarà molto difficile rendere felici le persone a cui tieni.
    • Leggi degli articoli su come essere felice, come essere divertente e come essere grato, per avere maggiori informazioni o per coltivare l’ottimismo.
  6. Ciò non significa che tu debba essere al centro dell’attenzione, ma che dovresti sforzarti di conoscere persone nuove e farle sempre sentire a proprio agio. Se arriva una persona nuova nella tua scuola o sul tuo posto di lavoro, comincia a parlarle e spiegale come funzionano le cose, invitandola anche fuori, magari. Se non sei così estroverso, anche solo sorridere e fare due chiacchiere può fare la differenza e puoi stare sicuro che la tua gentilezza non passerà inosservata.
    • Le persone amichevoli sono gentili perché si aspettano il meglio dal prossimo; parlano ad amici e conoscenti in modo rassicurante, facendoli sempre sentire a casa.
    • Se sei timido, non devi fare sforzi per cambiare radicalmente il tuo modo di essere; basta soltanto imparare a essere più gentile dando attenzione a chi hai davanti.
  7. Sebbene non implichi gentilezza, la cortesia autentica dimostra il tuo rispetto per coloro con cui stai interagendo. Essere cortese è un modo gentile di ottenere l’attenzione delle persone. Alcuni modi semplici per fare ciò includono:
    • Trova modi alternativi per riformulare le tue domande e le tue risposte. Per esempio, prova a dire "Mi è permesso?" anziché "Posso?"; usa "Sono sorpreso" invece di "Non è giusto"; "Mi si permetta di spiegare ciò con altre parole" al posto di "Non ho detto questo". Rimodulare il tuo linguaggio la dice lunga.
    • Cerca di avere delle buone maniere; tieni la porta aperta per le persone, evita di essere volgare e non prenderti troppe libertà con chi hai appena conosciuto.
    • Fai dei complimenti e danne le motivazioni.
    • Leggi un articolo su come essere cortesi e gentili per trovare altri modi.
  8. Chi è veramente gentile è anche in grado di esprimere la propria gratitudine. Queste persone non danno nulla per scontato e ringraziano sempre chi gli da una mano; sanno come dire “grazie” in modo sincero, scrivendo anche biglietti e sapendo riconoscere quando hanno avuto bisogno d’aiuto. Le persone grate ringraziano anche chi rende le loro giornate migliori, non solo chi compie un compito specifico. Se prenderai quest’abitudine, ti sarà più facile essere gentile.
    • Se riuscirai a comprendere tutte le belle cose che le altre persone fanno per te, sarai più propenso a farne a tua volta. Capirai come ti fa sentire bene un bel gesto fatto da altri e sarai in grado di diffondere amore a chi ti sta intorno.
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Metodo 3
Metodo 3 di 3:

Agire

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  1. Amare gli animali e prendersi cura di un cane o di un gatto è gentilezza in atto. Nulla ti obbliga a prenderti cura di un esemplare di un’altra specie, specialmente in un periodo in cui gli strumenti del dominio umano sono così potenti. E in più, l’azione profonda di amare un animale e di rispettarlo per quello che è , è una manifestazione di profonda gentilezza. Infatti, mostrarsi gentile col mondo che ci sostiene e ci nutre indica sensibilità, assicurando che noi non offendiamo gli elementi che ci garantiscono una vita sana.
    • Adotta o prenditi cura di un piccolo animale. La tua gentilezza sarà ricambiata introducendo un altro essere vivente nella tua vita, che ti porterà gioia e amore.
    • Offriti di tenere l’animale domestico di un amico che deve partire, rassicurandolo che qualcuno amorevole e attento baderà al suo piccolo compagno mentre sarà via.
    • Rispetta la specie di cui ti prendi cura. Gli uomini non "possiedono" gli animali; piuttosto, è bene considerarla una vera relazione in cui siamo responsabili del loro benessere e della loro cura.
    • Passa del tempo per ripristinare parti del tuo ambiente locale con la tua comunità. Fai passeggiate all’aperto con la famiglia, con gli amici, da solo e vivi in comunione col mondo di cui fai parte. Condividi il tuo amore per la natura con gli altri, per aiutarli a ricordarsi che ne fanno parte.
  2. Puoi prestare il tuo maglione preferito, cedere metà del tuo panino o anche dare consigli di lavoro a qualcuno più giovane di te. La cosa importante è donare qualcosa di interessante e non quello di cui non si ha bisogno realmente; è meglio prestare il tuo maglione preferito a un amico, invece di dargli un vecchio straccio che non hai mai nemmeno indossato. In questo modo imparerai a essere più generoso e di conseguenza, più gentile.
    • Guardati sempre intorno; qualcuno potrebbe avere davvero bisogno di qualcosa di tuo. Non sempre le persone chiedono aiuto, quindi fai in modo di offrire sempre ciò che serve, prima che ti venga chiesto.
  3. È un semplice gesto di gentilezza ma può fare grandi cose. Abituati a sorridere agli amici e ai conoscenti ma anche agli sconosciuti; ciò non vuol dire che tu debba andare in giro col sorriso stampato in faccia ma accennarne uno potrebbe anche portare un po’ di gioia nelle giornate delle altre persone. In più, un sorriso può anche convincerti di essere felice anche quando effettivamente non lo sei. Un sorriso fa bene a tutti e ti aiuterà anche a diventare più gentile verso il prossimo.
    • Un sorriso mette anche a proprio agio il tuo interlocutore, rendendoti più disponibile, dando anche il beneficio del dubbio a chi non conosci, che è una delle caratteristiche principali di chi è gentile.
  4. Chi è davvero gentile riesce anche a prendersi cura del prossimo. Tali persone non sono generose solo perché si aspettano qualcosa in cambio ma lo fanno perché hanno realmente a cuore gli interessi e la felicità degli altri. Per essere così, impara a interessarti ai problemi altrui, facendo domande e semplicemente prestando attenzione a ciò che dicono. Ecco qui come fare:
    • Chiedi alle persone come stanno, in modo sincero.
    • Chiedi delle loro famiglie, dei loro hobby e interessi.
    • Se una delle persone a cui tieni ha avuto un grande evento nella sua vita, chiedile com’è andata.
    • Se qualcuno che conosci deve affrontare un esame o un colloquio, auguragli buona fortuna.
    • Quando parli con qualcuno, non dominare la conversazione; lascia spazio al tuo interlocutore per parlare e concentrati sulle sue parole.
    • Mantieni il contatto visivo e metti via il cellulare; dimostra a chi ti parla che è lui la tua priorità.
  5. Chiama un amico o due, una volta a settimana, anche solo per sapere come stanno e cosa stanno facendo. Non farlo solo per organizzare qualcosa o per chiedere qualcosa di specifico, chiama perché ti manca qualcuno e ti sei ritrovato a pensarlo. Facendo così farai sentire importanti le persone e tu ti sentirai meglio con te stesso, dimostrando di essere gentile e premuroso.
    • Se non hai molto tempo, puoi comunque chiamare i tuoi amici per il giorno del loro compleanno; non essere pigro, inviando semplicemente un messaggino o un post su Facebook, alza la cornetta e fai una telefonata che venga dal cuore.
  6. Un altro modo per essere gentili è fare della carità; invece di buttare via o vendere ciò che non ti serve più, come vestiti, libri o oggetti per la casa, donalo in beneficienza; è un ottimo modo per essere generosi con gli altri.
    • Se hai vestiti o libri che non ti servono più e conosci qualcuno che ne ha bisogno, non esitare a regalarglieli.
  7. ”Compi un’azione casuale di gentilezza, senza aspettarti ricompensa, sicuro del fatto che un giorno qualcuno potrebbe fare la stessa cosa per te.” Queste parole sono state pronunciata dalla Principessa Diana. Praticare azioni gentili a caso è uno sforzo consapevole per diffondere gentilezza; esistono anche gruppi di persone che hanno stabilito di compiere questo essenziale dovere civico!. Ecco alcuni gesti che puoi fare:
    • Pulisci il vialetto di un vicino come faresti con il tuo.
    • Offriti di lavare la macchina a un amico.
    • Metti dei soldi in un parchimetro scaduto.
    • Aiuta qualcuno a trasportare una borsa pesante.
    • Lascia un regalo davanti alla porta di un amico.
    • Per avere maggiori dettagli e idee, leggi un wikiHow su come praticare atti casuali di gentilezza.
  8. Cambiare il tuo stile di vita e la tua visione del mondo può sembrare sconfortante, ma ricorda uno dei consigli di Aldous Huxley per trasformare la tua vita:”Molte persone spesso mi chiedono quale sia la tecnica più efficace per trasformare la propria vita. È un po’ imbarazzante che dopo anni ed anni di ricerche e di sperimentazioni, io debba dire che la migliore risposta è: sii un po’ più gentile.”[11] Fai tesoro della pluriennale ricerca di Huxley e permetti alla gentilezza di cambiarti la vita, di andare oltre i sentimenti e le azioni di aggressione, odio, disprezzo, rabbia, paura e auto disapprovazione e di ripristinare la forza logorata dalla disperazione.
    • Attraverso la gentilezza, prenderai una precisa posizione, affermando che prendersi cura degli altri, del nostro ambiente, per te è il modo giusto per vivere pienamente la propria vita. [12] Non ci saranno effetti immediati; la gentilezza è uno stile di vita, un motivetto sempre in testa ed un ritmo che accompagna ogni singola cosa che dici e fai.
    • Attraverso la gentilezza, supererai il limite di temere che gli altri abbiano più di te, che siano più o meno meritevoli di te o che si trovino in una posizione di superiorità o di inferiorità rispetto a te. Al contrario, la gentilezza prevede che ognuno sia valoroso, te compreso.
    • Attraverso la gentilezza, capirai che tutti gli esseri viventi sono una cosa sola. Che qualunque cosa tu faccia per danneggiare qualcuno, danneggia te stesso e che ciò che fai per aiutare e stimolare qualcuno, aiuta e stimola anche te. La gentilezza conferisce dignità a tutti.
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Consigli

  • Quando qualcuno perde qualcosa, raccoglila per lui oppure puoi anche offrirti di raccoglierla assieme, non importa quanto sia pesante!
  • È possibile che una certa persona non ti piaccia e ciò è normale; anche le persone più simpatiche del mondo si annoiano! Tuttavia, non demordere e continua ad essere gentile.
  • Se qualcuno che non conosci ti sorride, non esitare a ricambiare; è un gesto gentile.
  • La gentilezza cresce tra le persone; sii generoso senza aspettarti nulla in cambio e sarai ricompensato un giorno.
  • Porta una pesante valigia per qualcuno che sembra avere difficoltà a farlo.
  • Organizza una cena per un amico che sta passando un brutto momento.
  • Aiuta una persona cieca ad attraversare la strada.
  • Sii gentile con chi non ha una casa e donagli dei soldi o del cibo.
  • Recati presso un ospizio e passa un’oretta a giocare a carte con qualcuno che non riceve molte visite.
  • Compra delle noccioline e della cioccolata al super market e donali a qualcuno che non ha una casa.
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Avvertenze

  • Non sentire il bisogno di compiacerti delle tue buone azioni; sii umile. Fare qualcosa di carino solo per sentirsi ringraziare da chi ti circonda non è esattamente essere gentili. Aiutare qualcuno che sia inconsapevole del tuo aiuto basta a farti sentire bene.
  • Assicurati che il tuo gesto di gentilezza sia voluto. Talvolta, un aiuto non richiesto può essere un boomerang. "Nessuna buona azione resta impunita." Ci sono situazioni in cui pensiamo di essere di aiuto, ma potremmo causare dei problemi, poiché non siamo informati a sufficienza.
  • Se sei veramente arrabbiato e contrariato verso qualcuno, ricordati che la gentilezza crea maggior senso di debito in un’altra persona che non un crimine non vendicato. Le persone possono portare ogni sorta di giustificazione per commettere un illecito ma essere perdonati attraverso la gentilezza è qualcosa che non si può dimenticare.
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Riferimenti

  1. Piero Ferrucci, The power of kindness, p. 8 (2007), ISBN 978-1-58542-588-4
  2. Piero Ferrucci, The power of kindness, p. 9 (2007), ISBN 978-1-58542-588-4
  3. Piero Ferrucci, The power of kindness, p. 7 (2007), ISBN 978-1-58542-588-4
  4. Stephanie Dowrick, Choosing Happiness, p. 55, (2005), ISBN 1-74114-521
  5. Stephanie Dowrick, Choosing Happiness, p. 4, (2005), ISBN 1-74114-521
  6. Leo Babauta, 7 Little Habits That Can Change Your Life and How to Form Them, http://zenhabits.net/7-little-habits-that-can-change-your-life-and-how-to-form-them/
  7. Leo Babauta, 7 Little Habits That Can Change Your Life and How to Form Them, http://zenhabits.net/7-little-habits-that-can-change-your-life-and-how-to-form-them/
  8. Stephanie Dowrick, Choosing Happiness, p. 357, (2005), ISBN 1-74114-521
  9. Stephanie Dowrick, Choosing Happiness, p. 341, (2005), ISBN 1-74114-521
  1. Stephanie Dowrick, Choosing Happiness, p. 279, (2005), ISBN 1-74114-521
  2. Piero Ferrucci, The power of kindness, p. 11 (2007), ISBN 978-1-58542-588-4
  3. Piero Ferrucci, The power of kindness, p. 271 (2007), ISBN 978-1-58542-588-4

Informazioni su questo wikiHow

Sandra Possing
Co-redatto da:
Life Coach
Questo articolo è stato co-redatto da Sandra Possing. Sandra Possing è una life coach, oratrice e imprenditrice che vive nella San Francisco Bay Area. È specializzata in coaching individuale, con particolare attenzione alla mentalità e alla trasformazione della leadership. Con oltre sette anni di esperienza nell’ambito del life coaching, ha studiato presso il centro The Coaches Training Institute. Si è laureata in Antropologia alla University of California - Los Angeles. Questo articolo è stato visualizzato 49 809 volte
Categorie: Filosofia
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