La Nuova Sardegna

Olbia

La Regione assicura i cinghiali: in forte aumento gli incidenti

di Giampiero Cocco
La Regione assicura i cinghiali: in forte aumento gli incidenti

Lo scontro notturno tra auto e selvatici è frequentissimo: oltre settanta i casi denunciati in Gallura Al corpo forestale le pratiche per il risarcimento danni in caso di sinistro che coinvolge gli animali

08 luglio 2015
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OLBIA. Incrociare un cinghiale su strada, nelle ore notturne, è quanto di peggio possa capitare ad un automobilista.

Nella sola Gallura sono state oltre settanta le segnalazioni di incidenti stradali che, nell’ultimo anno, hanno coinvolto automobilisti e cinghiali. Ad avere la peggio è sempre stata l’autovettura che nello scontro riporta seri danni mentre l’ungulato, resistente come una roccia, riesce quasi sempre a scappare per andare poi a morire nella sua tana, se le ferite riportate sono tali da portarlo alla morte. Nell’ultima settimana sulla statale tra Olbia e Palau e sulle provinciali che attraversano le campagne di Arzachena, Luogosanto e Tempio sono quattro gli incidenti nel quale sono stati investiti dei cinghiali, che durante le ore notturne vagano da un punto all’altro del loro “territorio” alla ricerca di cibo e acqua.

«Si tratta – ha spiegato il direttore dell’ispettorato forestale di Tempio Giancarlo Muntoni – di animali selvatici autoctoni e in quanto tali appartengono alla fauna indisponibile della Regione Sarda. Ne consegue – ha proseguito l’alto funzionario regionale – che i danni provocati dal loro incontro, che deve essere necessariamente casuale e inevitabile, deve essere segnalato, per il conseguente risarcimento danni, alle stazioni forestali che, sul caso, apriranno un fascicolo e avvieranno l’accertamenti tecnico. Una fase, questa, indispensabile per poter accedere al risarcimento dei danni subiti che verranno liquidati, a procedura completata, da una compagnia di assicurazioni convenzionata con la Regione Sarda».

Gli incidenti stradali sono soltanto la punta dell’Iceberg che evidenzia la massiccia proliferazione dei cinghiali nell’isola, che si sono incrociati con ungulati importati, a suo tempo, dalla Toscana (più grossi del cinghiale sardo) e con una capacita riproduttiva altissima favorita, in queste ultime stagioni invernali (quando gli animali vanno in riproduzione) dal clima mite. Le zone “pericolose” per l’attraversamento dei cinghiali, stando ad una mappa fornita dal corpo forestale, sono l’intera Gallura e il Goceano, per restare il Gallura. È Infatti facile incrociare i cinghiali, in gruppi (la scrofa con i piccoli) che si spostano lungo le strade statali e provincilai, con predilezione per le zone collinari e interne. Anche se la presenza degli ungulati viene segnalata in ogni località, compresa la Costa Smeralda dove gli “scavi” alla ricerca di cibo provocano danni non indifferenti a parchi e giardini. Il cinghiale, che è onnivoro, non disdegna nulla nel suo menù quotidiano, che comprende radici, frutti, carcasse di animali e resti di cibo, tanto che non è difficile incontrarli nelle aree dove vengono depositati i rifiuti.

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