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Nascondeva il fucile in soffitta, arrestato

Sessantenne di San Pietro ai domiciliari: l’arma artigianale aveva silenziatore e mirino. Denunciato anche un bracconiere

di Marco Ceci
1 minuto di lettura

Un fucile calibro 22, di modeste dimensioni e facilmente occultabile grazie al calciolo ripiegabile, di produzione interamente artigianale, dotato di silenziatore e di ottica di precisione. Un’arma da “professionista” che l’uomo, un 60enne incensurato di San Pietro di Cadore, custodiva clandestinamente (assieme ad alcune cartucce) nella soffitta di casa, occultata in uno zaino e pronta all’uso.

A scoprirlo sono stati i carabinieri della stazione di Santo Stefano che, nell’ambito delle attività relative ai controlli per la stagione della caccia e del contrasto del bracconaggio (fenomeno particolarmente diffuso nelle valli del Comelico) e di indagini effettuate negli ambienti vicini al mondo della caccia, nella tarda serata di mercoledì hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’uomo. Nel corso della perquisizione i militari hanno rinvenuto in soffitta il fucile, tenuto in perfette condizioni.

Fucile e munizioni sono stati sequestrati e, una volta concluso il procedimento penale a carico del 60enne, verranno distrutti.

L’uomo, invece, su disposizione dell’autorità giudiziaria, vista l’assenza di precedenti penali in seguito all’arresto è stato ristretto ai domiciliari presso la propria abitazione, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista già nella giornata odierna. Dovrà rispondere di possesso di arma clandestina.

Lo scorso fine settimana, in una diversa operazione mirata a contrastare il bracconaggio, era invece stato denunciato a piede libero per omessa custodia del proprio fucile un 45enne residente a Santo Stefano, con piccoli precedenti di polizia a carico.

Era da poco scoccata la mezzanotte di sabato quando un equipaggio dei carabinieri di Santo Stefano di Cadore, pattugliando le strade limitrofe ai boschi in località Campitello, hanno individuato un soggetto sospetto nella boscaglia. Alla vista dei militari l’uomo è corso verso la propria auto e, a gran velocità, si è allontanato dalla zona. Poco dopo il piccolo fuoristrada è stato intercettato dai militari dell’Arma, parcheggiato nelle adiacenze di un’abitazione privata a Santo Stefano. La prima ispezione del veicolo ha permesso di verificare come all’interno fosse ancora presente un fucile da caccia calibro 6,5 millimetri.

Riconosciuto come proprietario dell’arma, l’uomo dovrà rispondere di omessa custodia del proprio fucile, abbandonato senza ragione e in bella vista nell’abitacolo del proprio veicolo parcheggiato sulla pubblica via. Per lui è anche a rischio il porto d’armi uso caccia, in relazione al quale è già stata avanzata proposta di revoca da parte dei militari.

Ulteriori accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri per accertare il motivo della fuga, verosimilmente riconducibile al timore di essere preso a praticare attività venatoria in orario vietato notturno.

I servizi dei carabinieri mirati alla verifica del rispetto dei regolamenti che disciplinano l’attività venatoria ed alla verifica della corretta custodia, porto e impiego delle armi da sparo proseguiranno per tutta la stagione di apertura della caccia, soprattutto al fine di prevenire incidenti.

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