Economia

Grecia accelera sul piano di riforme ma sfuma l'ipotesi di un Eurogruppo a breve

Fonti Ue parlano di segnali incoraggianti ma la riunione dei ministri economici, che dovrebbe autorizzare il primo esborso di 1,9 miliardi, si allontana

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BRUXELLES - La Grecia prova a giocare le sue carte per convincere i creditori. Nessuna lista definitiva di riforme arriverà da Atene a Bruxelles, ma ci saranno "incontri che dureranno tutto il weekend per discutere le idee greche e aiutare ad assicurare che l'insieme di proposte sia sufficientemente credibile e completo". Queste le indiscrezioni che arrivano da fonti Ue. Si parla di segnali "incoraggianti", ma allo stesso tempo si allontana l'ipotesi di un Eurogruppo straordinario a breve. Si era immaginato un incontro nei primi tre giorni della prossima settimana che avrebbe potuto autorizzare un primo esborso di 1,9 miliardi per la Repubblica ellenica.

Da parte sua il ministro degli Affari economici internazionali greco Euclid Tsakalotos al Guardian non nasconde che nella peggiore delle ipotesi il Paese è pronto ad andare per la sua strada. "Stiamo lavorando per un compromesso - afferma - vogliamo una soluzione ma se le cose non dovessero andare per il verso giusto, bisogna sempre considerare lo scenario peggiore".
Venerdì fonti governative greche avevano annunciato di aver inviato a Bruxelles una lista di 18 misure, che per il 2015 dovrebbero portare un beneficio di 3-3,5 miliardi nelle casse elleniche. Ma se da Bruxelles si segnala un "impegno più costruttivo" di Atene, dopo "i recenti confronti politici", fonti dell'Eurogruppo spiegano che "le discussioni però sono solo all'inizio". Per il momento è "improbabile" una riunione dei ministri dell'Eurozona a breve, anche perché questa sarà convocata solo dopo che il Brussels Group, cioè l'ex Troika, avrà approvato la lista definitiva.

Lo stato dell'arte è ancora quello della "messa a punto di proposte per preparare una lista completa" che attui gli impegni presi nell'Eurogruppo del 20 febbraio. L'ex Troika, e quindi l'Eurogruppo, si aspettano che Atene inserisca nella sua lista definitiva delle riforme che siano neutre sul bilancio e che assicurino delle entrate adeguate. Per questo vorrebbero che vi fossero impegni sulle privatizzazioni e l'aumento dell'iva.
Dalla lotta a evasione e corruzione, secondo le istituzioni, non si avrebbe un ricavo certo e quantificabile, e le recenti misure umanitarie varate da Atene devono essere coperte adeguatamente, per questo l'ex Troika si era detta contraria all'iniziativa del Governo.